Zero, Milano: tra i migliori sushi d’Italia

“L’approccio “zero compromessi su cucina e qualità” risulta evidente in ogni singola proposta fino al dolce epilogo a base di mochi e fruttini”

Ricercare la perfezione in ogni preparazione, lasciandosi guidare dalla sapienza in ogni passaggio, facendo della semplicità la chiave per offrire un’esperienza che faccia scoprire i sapori autentici di ogni ingrediente.

Questo è Zero, questo è il nostro metodo e quello a cui aspiriamo ogni giorno da quando siamo nati.

Ci riempie di orgoglio l’articolo della guida Michelin, che racconta attraverso le parole dell’autore Matteo Morichini l’esperienza da Zero, sottolineando come il luogo, i nostri chef e le proposte del menù tendano ad intenti precisi: arrivare alle emozioni di chi degusta per affermarci sempre più come uno tra i migliori ristoranti di sushi in Italia.

Vi lasciamo all’articolo, e a quello che la Guida Michelin dice di noi.

Si avvicina ai quindici anni di attività il ristorante Zero Milano; piatto de la guida MICHELIN in corso Magenta che punta a diventare uno dei migliori sushi d’Italia.

Ambizioso traguardo di una convincente insegna con succursale recentemente aperta a Tokyo, e strettamente correlato alla maestria e disciplina di chef Hide Shinohara: adesso supportato nella sua opera culinaria da altri due bravissimi cuochi dal Sol Levante.
Una volta varcato l’ingresso la composizione di tavoli d’ambra, onice alle pareti e luci soffuse preparano l’ospite all’estetica raffinatezza del menu. Suddiviso tra piatti tradizionali e creazioni contemporanee che trovano il loro punto di contatto in esecuzioni perfette e nella proverbiale precisione nipponica nell’arte del taglio. Per chi volesse ammirare “la destrezza dei cuochi” e l’impeccabile lavorazione della materia prima, i pochi posti nel classico bancone offrono una prospettiva privilegiata sulla creazione di nigiri, hosomaki e uramaki. A loro volta elevati dall’utilizzo di tartufo, caviale, finocchio, grissino torinese.
Il carpaccio di tonno condito con foie gras e fichi è un altro piatto emblematico della visione gastronomica di Zero Milano. Risorsa a gestione italiana con chef nipponico il cui stile squisitamente giapponese, è “offerto in purezza” oppure sapientemente abbinato ad ingredienti dal resto del mondo e sapori occidentali. Filosofia ad aggiungere gusti e originalità a sushi e rolls in variazione arcobaleno, angus beef oppure con anguilla e avocado.

Il medesimo approccio è riservato a Cirashi e Donburi; in pratica una base di riso al vapore condito con sesamo sul quale gli chef dispongono verdure o vari tipi di carne o pesce. L’offerta include sashimi, ottime tartare, i proverbiali carpacci 007 (di branzino, di tonno oppure di gambero rosso e gambero dolce) accompagnati dalla salsa ad alta temperatura ed un’ampia scelta di piatti caldi (pesci al vapore, gamberi in tempura, teriyaki, merluzzo nero). E come da note degli ispettori MICHELIN, l’approccio “zero compromessi su cucina e qualità” risulta evidente in ogni singola proposta fino al dolce epilogo a base di mochi e fruttini.

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